I consigli per montare una lampada Tiffany in casa

Se per la nostra casa amiamo oggetti particolari, forse abbiamo già conosciuto le lampade Tiffany. Si tratta di lampade funzionali all’illuminazione, ma che fungono anche da straordinari oggetti d’arredo. Hanno la peculiarità di riflettere la luce in mille modi singolari e multicolori, grazie agli speciali vetri di cui sono costituite. I loro motivi decorativi si ispirano alla natura, ed i riflessi che reinviano cambiano in rapporto a come la luce le colpisce. Se decidiamo di acquistarla, il problema immediato è: come montare una lampada Tiffany?

Montare una lampada Tiffany: vari modelli

Queste lampade esistono in vari modelli. Le classiche lampade da tavolo, scrivania o comodino. Ma anche sospensioni, appliques, piantane e plafoniere. Ovviamente, le modalità di montaggio variano in rapporto al modello scelto. Alcune sono relativamente semplici da montare, altre decisamente meno. Ricordiamo che è sempre opportuno prevedere l’aiuto di una seconda persona. Qui vediamo alcune modalità di base per montare una lampada Tiffany.

Montare una lampada Tiffany: il modello da tavolo

La prima cosa è scegliere un piano di lavoro, ampio e comodo, magari protetto da un panno o simili. Disponiamo tutti i pezzi sul piano. Così, possiamo controllare che ci siano tutti ed averli facilmente visibili durante il lavoro. Stacchiamo la corrente di rete mentre lavoriamo e controlliamo di avere a disposizione tutti gli attrezzi necessari. La lampada da tavolo è forse quella più semplice da montare. Prendiamo la base e fissiamo l’archetto del lume, seguendo le istruzioni. Una volta fissato l’archetto in modo stabile, posizioniamo il lume sull’archetto. Poi avvitiamo la lampadina al suo posto. Se il lume è un po’ sbilanciato, rivalutiamo la fissazione dell’archetto. Dopo di che, la lampada è pronta per essere collegata alla corrente ed utilizzata.

La piantana

La piantana pone già problemi maggiori, sia per l’altezza sia perché il cavo elettrico deve scorrere in modo adeguato all’interno dell’intero stelo di sostegno. Anche qui, comunque, bisogna cominciare deponendo a terra tutti i vari componenti. Montare il piede, fissare lo stelo e lasciar scorrere il cavo elettrico dalla base sino al lume è già un’impresa difficile. Poi bisogna montare il lume, che di solito è un po’ più grande rispetto alla lampada da tavolo. Il lume deve essere bilanciato in modo perfetto. Poi bisogna avvitare le lampadine. Se non siamo molto esperti, nel caso della piantana è meglio affidarsi ad un elettricista.

Montare una lampada Tiffany: la plafoniera

Per la plafoniera, la prima cosa è fissare la base metallica al soffitto, con i relativi collegamenti elettrici. Questo pone due problemi. Uno, il collegamento corretto in termini di viti, bulloni e cavi elettrici. Due, come tutte le plafoniere, la difficoltà di lavorare in modo scomodo, con la testa “rovesciata” all’indietro mentre operiamo a soffitto. Il fissaggio di lampadine e lume avviene successivamente. Anche in tal caso, l’indicazione è di rivolgersi ad un elettricista. Potremo, invece, smontare e rimontare autonomamente il lume della plafoniera, una volta imparato il sistema, per le normali pulizie.

La sospensione

La sospensione è quella che pone forse le maggiori difficoltà. Attaccare al soffitto la catena di fissaggio, far passare il cavo elettrico nel modo corretto, effettuare i collegamenti elettrici è tutt’altro che semplice. Il lume è in genere grande e pesante, sia nel caso di sospensioni classiche sia invertite. Affidiamoci tout- court ad un elettricista. Eviteremo possibili incidenti anche gravi. E ricordiamo, ovviamente, che dobbiamo effettuare qualunque montaggio in pieno giorno per godere della luce naturale.

Montare una lampada Tiffany è possibile in autonomia per i modelli più semplici

Conclusioni

Nell’accingerci ai lavori casalinghi, è sempre bene essere consapevoli di dove possiamo arrivare con le nostre competenze e dove invece è opportuno chiedere aiuto. Così potremo godere in tutta sicurezza degli splendidi risultati della nostra lampada Tiffany, qualunque sia il modello scelto.

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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